TOULOUSE- LAUTREC E LA PARIGI DELLA BELLE EPOQUE. LA COLLEZIONE DEL MUSEO DELLE BELLE ARTI DI BUDAPEST IN MOSTRA AL MUSEO DELL’ARA PACIS DI ROMA

“Quando tornai a Roma dalla Gallia e dalla Spagna, sotto il consolato di Tiberio Nerone e Publio Quintilio, portate felicemente a termine le imprese in quelle province, il Senato decretò che si dovesse consacrare un’ara alla Pace augustea nel Campo Marzio e ordinò che in essa i magistrati, i sacerdoti e le vergini vestali celebrassero ogni anno un sacrificio”.
E’ con queste parole che Augusto nelle Res Gestae, suo testamento spirituale, ci ha tramandato la volontà del Senato di costruire un altare dalla Pace.
La mostra promossa è prodotta da
Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisa Group e organizzata Zètama Progetto Cultura, è curata da Zeuzsa Gonda e Kata Bodor.
Scrive
Walter Benjamin:Con il sorgere dei grandi magazzini, per la prima volta nella storia i consumatori cominciano a sentirsi massa. […] Cresce pertanto in modo straordinario l’elemento circense e spettacolare del commercio”.
Lo spettacolo della merce impone al grande negozio come al piccolo il bisogno di un’immagine definita e la necessità di richiamare l’attenzione dei consumatori. Così prende vita un sempre più ampio sistema di comunicazione visiva di massa, nel quale la pubblicità trova grande spazio e il manifesto recita un ruolo principale. Nuove case editrici offrono al pubblico libri dalle copertine spesso arricchite dalle illustrazioni finemente incise.
L’esposizione permette di conoscere l’opera grafica di
Henry Toulouse- Lautrec in toto: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine. L’itinerario dell’esposizione è scandito in 5 sezioni tematiche, dalle opere dei primi anni della produzione dell’artista sotto la guida del maestro Renè Princeteau, fino a quelle del primo periodo parigino, fortemente influenzato dall’ambiente di Montmartre, sotto la guida dei maestri Léon Bonnat e Fernand Cormon.
Quello che immediatamente colpisce è la natura profonda del manifesto, in una struttura compositiva il cui senso del messaggio sta nel gioco di sguardo tra visione e lettura. Non c’è dubbio che tutta le serie di manifesti del Moulin Rouge di Toulouse- Lautrec abbiano rappresentato riferimenti imprescindibili per tutta la produzione dei successivi. In questi non s’individua tanto una metodologia progettuale quanto una sensibilità visiva che li caratterizza, in qualche modo, come pezzi unici: in mostra ci sono i manifesti stampati in tiratura limitata, firmati, numerati e corredati dalla dedica dell’artista, insomma delle autentiche rarità.
Lautrec non sceglie la via del simbolismo, ma resta fedele alla pittura, potremmo definirlo un autentico post impressionista?

Sicuramente nella creazione di piani paradossali, con figure dal taglio esasperato che dominano ingigantite e che si contrappongono alle figure dello sfondo, rimpicciolite o in silhuette, Toulouse-Lautrec deve molto a Marat e Degas”. D.Baroni,M.Vitta.
Emozionante vedere il manifesto del 1893 per Jane Avril, dove emerge chiaramente il talento innovatore: in primo piano la mano di un musicista che impugna uno strumento e crea un taglio diagonale dinamico mentre nello spazio interno prende vita la figura della cantante.
Jane Avril è un soggetto raffigurato spesso dall’artista , oltre a una serie di dive, ed è possibile osservare una sezione ad esse dedicata all’interno della mostra. Ma le figure femminili non sono gli unici soggetti. Tra i suoi soggetti più noti è possibile vedere durante il percorso l’affiche che raffigura Aristide Brunant, attore di Cabaret, rappresentato come modello ed emblema di stile dell’epoca , opera peraltro di straordinaria introspezione psicologica.
All’interno di questa interessante mostra un’applicazione guida lo spettatore alla scoperta delle tecniche di stampa di fine Ottocento e della riproduzione su vasta scala del manifesto pubblicitario, di cui Toulouse Lautrec fu indiscusso innovatore.

4 Dicembre 2015 – 8 Maggio 2016
Museo dell’Ara Pacis Lungotevere in Augusta – Roma

Tutti i giorni 9.30 – 19.30
Info e prenotazioni tel. 06 66 88 www.arapacis.it

Biglietteria online http://ticketmuseiincomuneroma.it

Maria Alba