ROMA: TEATRI DI VETRO- FESTIVAL DELLE ARTI SCENICHE CONTEMPORANEE

Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee, prosegue la programmazione con la danza di Enzo Cosimi e Paola Bianchi, le sperimentazioni elettroniche di Elara, la prima nazionale del nuovo spettacolo di Leviedelfool e uno spettacolo di potente attualutà come Esilio, della Piccola Compagnia Dammacco, dedicata alla perdita del lavoro.

Aprono la programmazione di questa settimana Paola Bianchi, coreografa e danzatrice presente dal 1994 nei più prestigiosi festival internazionali di danza e teatro e lo scrittore Ivan Fantini con Prove di abbandono. La lettura del romanzo di Ivan Fantini Educarsi all’abbandono ha generato uno spettacolo che apre un dialogo a tre voci, dove azione coreografica, stralci di lettura e composizione musicale si compenetrano e sostengono vicendevolmente. In scena, oltre a Paola Bianchi e Ivan Fantini, il musicista Fabio Barovero che ha curato gli interventi sonori. Un progetto articolato, che abita luoghi non teatrali come librerie e case private, in replica giovedì 29 settembre alle ore 19.00 presso Tuba Bazar (Via del Pigneto, 39/a), venerdì 30 settembre alla Libreria Giufà (Via degli Aurunci, 38 ore 19.00) e sabato 1 ottobre alla Libreria Koob (ore 19.00, Via Luigi Poletti, 2).

Tratta un tema di forte attualità, quale la perdita del lavoro, la nuova creazione della Piccola Compagnia Dammacco, Esilio, (giovedì 29 settembre, Centrale Preneste, ore 21.00), che vede in scena Serena Balivo e Mariano Dammacco, ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco.

Esilio racconta la storia di un uomo comune che, in seguito alla perdita del lavoro, smarrisce gradualmente la propria identità. Drammaturgia originale e lavoro d’attore sono la struttura portante di uno spettacolo che vuole offrire una riflessione sul nostro presente e creare una sorta di memoria dell’oggi. I linguaggi scelti sono quelli del surrealismo e dell’umorismo perché lo spettacolo possa offrire a ogni spettatore visioni della vita di tutti noi in una forma trasfigurata che ne evidenzi le contraddizioni e suggerisca qualche interrogativo su questo nostro modo di vivere.

Il corpo, devastato dalla vita e da una società dai valori appannati e inconsistenti, è al centro della ricerca del pluripremiato coreografo Enzo Cosimi. Corpus hominis (venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, Carrozzerie N.O.T, ore 21.00), seconda tappa del progetto “Ode alla bellezza. Tre creazioni sulla diversità”, indaga il rapporto tra la vita/esistenza di omosessuali anziani e la contemporaneità, in un sistema eterogeneo di simboli culturali e significati sociali. Corpi in disfacimento, valori appannati inseriti in una realtà dove la modernità incorona la bellezza patinata, posticcia di una società ormai essiccata di valori come l’emblema di una nuova era.

L’interdisciplinarietà de Leviedelfool, in Antipodi #HERETICO puntata zero prima di uno spettacolo (sabato 1 ottobre, Centrale Preneste, ore 21.00), in prima nazionale, testimonia l’esigenza di far dialogare la ricerca personale con altri artisti e altre discipline creando un impianto scenico predisposto ad accogliere universi teatrali apparentemente distanti. Abbiamo chiamato alcuni artisti ad abitare il tema di uno spettacolo che verrà e a condividere il palcoscenico con noi prima che le idee assumano forma e struttura. Ecco la nostra puntata zero di un progetto futuro nella sua forma più effimera. Unica. Non replicabile. Supportata e condizionata da altri corpi e da altre voci, a rafforzare un’idea, un messaggio che sentiamo caro e che cercheremo di svolgere in una forma da jam session. O forse, come nei migliori spettacoli di circo, dove i numeri, sensazionali, si susseguono uno dopo l’atro seguendo solo una scaletta.” In scena, per questo spettacolo unico Ilaria Drago, Quotidiana.com, Chiara Lucisano e Andrea Cosentino.

La sezione musicale programma, domenica 2 ottobre presso le Carrozzerie n.o.t, sperimentazioni elettroniche che creano universi di suoni, utilizzando supporti analogici e digitali e presentano in prima assoluta nuovi dischi e nuove etichette discografiche.

La performance in prima nazionale “Si serve il numero…” – ufficio per la dieta dell’immaginazione dei S’odinonsuonare (ore 19.30) nasce da un’analisi critica della burocrazia come nuovo rituale contemporaneo e restituisce una diversa improvvisazione sonora per ogni singolo spettatore. Breaking Wood con Audiovisual Tale (ore 20.00), è uno spettacolo visuale di 30 minuti dove il suono sonorizza e dà indicazioni allo spettatore per abbandonare tutto ciò che idealizziamo del mondo e riappropriarci del quotidiano, o del sublime vero. Walter Paradiso con la prima nazionale di Trascrizione del silenzio (ore 21.00) apre la propria ricerca firmando uno spettacolo di danza, video e suono dal vivo, con la collaborazione della coreografa Federica Cucinotta e della danzatrice cinese ChuRui Jiang.

Conclude la serata, alle ore 20,30, Elara, con l’album In the depths of time, in an ocean made of stars, un crescendo di temi che compongono un vero e proprio concept, prendendo spunto da uno dei capolavori di Tolkien, il Silmarillion, dove lo scrittore descrive la creazione del suo universo immaginario attraverso uno scontro “musicale” tra creature divine.

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In collaborazione con: SIAE; MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma; Zètema Progetto Cultura; Biblioteche di Roma.