“DUE DONNE CHE BALLANO” AL TEATRO COMUNALE DI PERGINE. RECENSIONE

due_donne_che_ballano_4-ok-arianna_scommegna_maria_paiato-dsc9738-phmarinaalessiUn duetto in quattro quadri, giusto il tempo di cambiarsi d’abito, la messa in scena del testo del drammaturgo catalano Josef Maria Benet i Jornet “ Due donne che ballano” , produzione del Teatro Carcano, allestita al Teatro Comunale di Pergine (Trento) il 13 febbraio 2017 e interpretata in modo notevole da due attrici di calibro: Maria Paiato e Arianna Scommegna. Un testo che procede come un tango, con lunghe pause psicologiche, in una scena spoglia, essenziale: l’interno di un appartamento vecchio e disadorno dove periodicamente si incontrano le due donne, casualmente incrociando i propri destini.

Non c’è spazio in questa messa in scena per altri rimandi, oggetti, invenzioni, che non siano strettamente attinenti al testo, così l’attenzione dello spettatore rimane completamente concentrata sull’intensità interpretativa delle due figure femminili, sulle quali gravita una drammaticità di forma diversa, più diretta ed impulsiva nella giovane badante, più stemperata e combattiva nell’anziana e solitaria inquilina: due donne che basano la propria complicità nella propria diversità, spesso ostile e conflittuale, ma che si riconoscono partecipi della stessa sconfitta, confinate in una prigione interiore dalla quale risulta impossibile scappare.

La tenuta interpretativa è ottima, senza cali né esitazioni, ricca di cambi psicologici e di “verità”, ma le pause spesso lunghe, a sottolineare un “non detto”, accompagnate da una scenografia immobile, quasi una sorta di confino dal mondo, una parentesi di realtà sospesa nel tempo, rendono questo testo ambivalente: una scelta di regia radicale, firmata da Veronica Cruciani, che può risultare gradita o meno, ma che certamente sottolinea la forza di un testo di spessore.

Emanuela Dal Pozzo