CIRCOVAGANDO 2014 A FIESSO D’ARTICO (VENEZIA)-

Saranno due gli spettacoli dal vivo di CIRCOVAGANDO 2014 a FIESSO D’ARTICO organizzati da Arteven in collaborazione con il Comune e il contributo di Interspar, all’interno del progetto ideato nell’ambito di Reteventi Cultura – Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto – Provincia di Venezia. Gli spettacoli sono in Piazza Marconi, inizio ore 21.15 e ad entrata libera.

Si inizia lunedì 7 luglio con i BLACK BLUES BROTHERS che hanno un’unica missione…farvi divertire! Cinque acrobati africani con il ritmo e l’energia nel sangue fanno rivivere il mito dei divertentissimi Blues Brothers in uno show per il pubblico di ogni età. Tra limbo, salti mortali e piramidi umane fatevi travolgere dalla trascinante e coinvolgente carica di questa band composta da equilibristi, sbandieratori e giocolieri del fuoco. Sulle note della colonna sonora del leggendario film ecco uno spettacolo per grandi e piccini, dove a parlare sono la musica e il virtuosismo acrobatico.

Mercoledì 23 luglio a Fiesso D’Artico in PRIMA REGIONALE vi attendono gli ECCENTRICI DADARÒ e IFRATELLICAPRONI con il divertentissimo OPERATIVI!, spettacolo vincitore del Concorso Nazionale Cantieri di Strada 2014 – Sezione di Piazza In Piazza – Premio Giovanna Bolzan, ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca, Andrea Ruberti e Dadde Visconti. Sulla scena ci saranno un tedesco, un americano e un italiano, quasi fosse l’inizio di una barzelletta… Questa è una storia vera! Una storia senza tempo. Una storia di tre clown. Tre clown con il fucile. Tre clown in divisa con il fucile… forse tre clown-soldati reduci da tutte le guerre della storia. Ma allora questa… che storia è? Una storia in cui si ride, tra gags e lazzi esilaranti, si pensa, quasi a citare Charlie Chaplin nel finale di un famoso film: “… L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a passo d’oca a fare le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco… Soldati non difendete la schiavitù ma la libertà!”

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