BAMBINI INVISIBILI E KONG.L’OTTAVA MERAVIGLIA DEL MONDO

Un’ anteprima di tutto rispetto all‘Auditorium Giovanni Paolo II di Piove di Sacco nella serata del 20 novembre 2013. Barabao Teatro presenta di fronte ad una platea di amici e fedelissimi, in anteprima, le due nuove produzioni. “Bambini invisibili” per un pubblico di scuola primaria e “Kong. L’ottava meraviglia del mondo”rivolta ad adolescenti della scuola secondaria di primo grado. L’obiettivo è quello di mettersi in gioco con il pubblico per affinare le due nuove messe in scena prima di renderle pubbliche nei circuiti classici teatrali e scolastici.

Queste due nuove proposte, per chi conosce il linguaggio e la filosofia della Compagnia Teatrale Barabao, attenta alle tematiche sociali che tratta con distaccata e leggera ironia da un lato e che fa del ritmo il fulcro della messa in scena, con l’ausilio di suoni, strumenti e oggetti, si collocano in continuità con i precedenti spettacoli, anche se la formazione dei quattro attori si spezza in due tronconi, maschile e femminile, per i due allestimenti.

“Bambini invisibili”, liberamente tratto dal romanzo “Nel mare ci sono i coccodrilli”, per raccontare la storia vera di Enaiatollah Akbari, racconta il viaggio di un bambino costretto a fuggire dall’Afghanistan. Accompagnato dalla madre fino al confine dovrà cavarsela da solo, lungo un viaggio ricco di incognite e incontri, dal Medio Oriente fino all’Europa. Ne emerge un confronto diretto, disincantato e con un linguaggio comprensibile ai bambini delle diverse tipologie di uomini: dai trafficanti ai falsi amici, dai sognatori ai mercanti, un racconto non scevro di qualche contaminazione clownesca giustificata da un linguaggio comunicativo immediato non sempre verbale.

Olga e Cecile, interpretate da Cristina Ranzato e Romina Ranzato, raccontano l’”audiostoria” nella loro saletta di registrazione, lontane dalle sofisticate tecnologie d’avanguardia, reinventando in modo artigianale suoni, rumori ed effetti speciali ed utilizzando materiali di recupero, fino a coinvolgere l’intero pubblico, sia durante lo spettacolo che in finale, con soluzioni curiose ed originali.

Ancora una volta geniale questa ”piece”, che oltre a mantenere viva la curiosità del pubblico per una scena in continua evoluzione e costruzione, si è posta il problema di come potere raccontare una realtà con la “verità” necessaria, senza cadere nella banalità e nel luogo comune, nell’intento di porgere una riflessione.

Altrettanto geniale la seconda proposta “Kong. L’ottava meraviglia del mondo” nel quale il gorilla protagonista ( un gigantesco pupazzo di stoffa e pelo) incarna l’adolescente d’oggi e di ieri “perchè,” ci rivelano poi gli attori, “per parlare dei problemi dell’adolescenza abbiamo pensato alla nostra adolescenza e alle risposte ai nostri problemi di chi ci stava vicino”.

Così il gorilla, conteso e diversamente sedotto da padre e madre, a volte in lite per la sua “rieducazione” approda dallo psicanalista che interpreta, interroga, suggerisce, al fine di modificare il suo comportamento e correggere le sue risposte all’ambiente. Né mancano citazioni del film “La bella e la bestia…..”

Non è facile parlare di adolescenza” concludono i due interpreti Ivan Di Noia e Mirco TrevisanPer farlo abbiamo dovuto ricorrere anche ad una psicologa, per trovare il linguaggio più adatto al pubblico cui ci rivolgiamo”: uno spettacolo di raffinata ironia e grande sensibilità che ha coinvolto e catturato la simpatia del numeroso pubblico presente.

Emanuela Dal Pozzo