QUEL LINGUAGGIO TRASVERSALE DELLA COMMEDIA DELL’ARTE

E’ il nostro patrimonio teatrale, tipicamente italiano, la commedia dell’arte, quello che si tramanda nei secoli.

Spesso lo troviamo in parte “epurato” nel teatro d’attore delle commedie Goldoniane, che ci restituiscono più l’aspetto salottiero di chiacchiericcio che quello più viscerale e volgarmente primitivo.

Per fortuna essa vive e spesso rifulge nel teatro di figura, grazie ai burattinai, talvolta costruttori essi stessi dei propri personaggi, che non solo si preoccupano con lungimiranza di trasmettere la tradizione nella sua forma più originale, ma che la esportano nel mondo, vincendo premi e ottenendo riconoscimenti, passati sotto silenzio, come trascurabili fenomeni isolati di nicchia. Eppure, questi geniali e fantasiosi interpreti che popolano il nostro mondo e ci trascinano nelle loro avventure non hanno spazio nei mass media, nemmeno quando, a dispetto di tutto l’imbarazzante marciume che l’Italia offre all’estero, potrebbero riscattarne, almeno culturalmente in parte l’immagine, ricordando anche a noi stessi un’Italia unita e ricomposta nelle tipicità regionali, di cui le maschere di tradizione sono splendide interpreti.