LA FAMIGLIA FANG. RECENSIONE

Veramente originale “La famiglia Fang” di Kevin Wilson. Due genitori, Caleb e Camille, hanno dedicato tutta la vita all’arte. L’arte è vita quotidiana fatta di performance improvvisate per sorprendere e riprendere con la telecamera lo stupore della gente. Piazze, grandi magazzini, supermercati sono i teatri preferiti dai due coniugi, che si improvvisano ogni volta in ruoli diversi. L’obiettivo è quello di capovolgere la normalità per mettere in evidenza le reazioni dei presenti. In questo vortice di “azioni artistiche” sono coinvolti, loro malgrado, i due figli A (Annie) e B (Buster). Fin da piccoli vengono più o meno costretti a partecipare alle stravaganti esibizioni di mamma e papà … forse per questo la loro vita di adulti non è sempre equilibrata. Come ogni artista, anche Caleb e Camille organizzano segretamente e a lungo quella che sarà la loro ultima memorabile performance, ma questa volta A e B reagiranno seguendo la loro volontà.

Kevin Wilson è al suo primo romanzo, che la critica americana ha subito trasformato in evento letterario. Con un linguaggio chiaro e diretto riesce a narrare con umorismo le stravaganti vicende messe in scena dai protagonisti e descrivere con capacità le dinamiche complesse che regolano all’interno la famiglia Fang. Il suo stile fa leva sugli stati emozionali, le paure e le delusioni, soprattutto dei giovani figli. Lo scrittore con grande abilità riesce a capovolgere, sul finale, i toni creativi e comici che caratterizzano il libro fino a quel punto. Dà origine infatti a momenti di suspense e di trepida incertezza, che si scioglieranno nella decisione ultima di Annie e Buster davanti ad una sconvolgente verità. Pubblicato da Fazi Editore nel 2012, ispirerà probabilmente, in un prossimo futuro, una pellicola cinematografica visto che l’autore ne ha opzionato i diritti.

Daniela Marani