DAL 13 AL 16 SETTEMBRE 2018 TORNA IL FESTIVAL OPERA PRIMA A ROVIGO

Dopo nove anni di assenza, torna a Rovigo il Festival Opera Prima, un evento che era stato capace di posizionare Rovigo al centro del dibattito sulla sperimentazione dei linguaggi scenici.

Nato nel 1994, il Festival Opera Prima, infatti, si era proposto da subito come un evento in grado di portare all’attenzione critica nazionale una nuova generazione teatrale che, negli anni novanta, non solo faticava ad emergere, ma era del tutto esclusa dalla scena teatrale italiana. Il Festival portò infatti per la prima volta all’attenzione pubblica attori come Ascanio Celestini e Roberto Latini, gruppi come i Motus, Fanny & Alexander, Teatro Clandestino, Masque Teatro, Ariette, ecc.

Il festival, storicamente organizzato e diretto dal Teatro del Lemming, viene rilanciato quest’anno dall’Associazione Festival Opera Prima ets, grazie alla collaborazione con il Teatro del Lemming, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo e l’Amministrazione della Provincia di Rovigo, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con il patrocinio della Regione Veneto. Il Festival inoltre gode del riconoscimento e del contributo del MiBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, unico Festival teatrale in Regione Veneto.

La nuova edizione del festival, Opera Prima XIV, sarà realizzata a Rovigo dal 13 al 16 settembre e invaderà teatri, spazi urbani e luoghi storici della città con i lavori di alcuni dei gruppi più originali del panorama regionale, nazionale, europeo ed extra europeo, che sperimentano nel campo delle performing arts.

Come afferma il coordinatore artistico del festival, Massimo Munaro: “Opera Prima è un festival dedicato al teatro contemporaneo, cioè a tutto quel teatro che esplora e ricerca nuovi linguaggi. Un Festival, come afferma il nome stesso, dedicato innanzitutto alle nuove creatività giovanili. Ma in opposizione alle consuetudini odierne, che tendono a uniformare le differenze sostenendo unicamente ciò che è alla moda, Opera Prima si propone di ospitare e valorizzare la molteplicità delle tendenze e delle ricerche in atto nella scena teatrale italiana. Così come nella sua vocazione originaria, il Festival si propone di essere un luogo di incontro, confronto, dialogo, scontro, di idee, pensieri, pratiche, generazioni. Il Festival vuole essere così, a partire da questa edizione, anche un ponte fra le generazioni. Sentiamo infatti la necessità di costruire uno spazio nel quale artisti di diverse età artistiche e anagrafiche, maestri e allievi, affermati o sommersi e nuovi talenti, si incontrino, riflettano, in bilico fra eredità e tradimento.”

La direzione artistica del Festival ha così individuato alcuni gruppi storici della ricerca teatrale italiana: Simone Capula, regista della generazione ‘90, allievo di Franco Vescovi e storico collaboratore del Teatro Tascabile di Bergamo; Stalker Teatro, compagnia torinese attiva professionalmente dagli anni ‘70 nella performance art; Lenz Fondazione, compagnia di Parma fondata alla fine degli anni ‘80; Accademia degli Artefatti, compagnia romana degli anni ‘90, guidata dal regista Fabrizio Arcuri, qui ospitata con una coproduzione con il Florian Metateatro di Pescara; Roberto Latini/Fortebraccio Teatro, gruppo appartenente alla generazione degli anni ‘90 e vincitore del Premio Ubu 2017 come migliore attore grazie a Roberto Latini e del Premio Ubu come miglior progetto sonoro grazie a Gianluca Misiti; Alessandro Berti, bolognese appartenente alla generazione di fine anni ‘90.

Ad alcuni di questi artisti è stato poi chiesto di segnalare un giovane gruppo o un giovane artista: Lenz Fondazione ha quindi segnalato Tim Spooner, artista inglese che mette insieme la manipolazione degli oggetti con la performance e l’arte visiva; l’Accademia degli Artefatti ha segnalato Filippo M. Ceredi, artista che lavora tra Milano e Berlino; Roberto Latini ha segnalato Pietro Piva, formatosi al Teatro San Martino di Bologna con Fortebraccio Teatro.

Accanto ai gruppi segnalati, la direzione artistica ha poi selezionato 4 giovani artisti provenienti dal territorio nazionale ed extraeuropeo attraverso la diffusione di un bando cui hanno partecipato oltre 500 compagnie. I progetti che sono stati selezionati saranno tutti presentati in prima nazionale al festival e sono: Domesticalchimia, una giovane formazione milanese nata nel 2016; Amantidi, un neonato gruppo vicentino che presenterà la sua opera prima, Bocca, una coproduzione del Festival stesso; Rima Pipoyan, una danzatrice armena che presenta un lavoro ispirato a Il diario di Anna Frank; Oriantheatre Dance Company, una compagnia di danza franco-iraniana nata nel 2006.

Per arricchire il programma, sono poi presenti al Festival alcune compagnie che provengono dal territorio locale e due formazioni europee co-prodotte dal Teatro del Lemming.

In particolare, Momec, guidato dall’artista rodigino Mario Previato, rappresenta una produzione del Festival Opera Prima e, a partire dal tema del festival Generazioni, ha sviluppato un progetto, Memoria in Movimento, che coinvolge i cittadini nella costruzione di una memoria collettiva della città. Il progetto, infatti, si sviluppa attraverso la raccolta di ricordi di cittadini legati a dei luoghi di Rovigo. I ricordi confluiranno nella realizzazione di una mostra e di un evento finale.

Oltre a Momec, appartengono al territorio locale anche Dodicianni, giovane musicista attivo nel campo delle performing arts di Cavarzere; Nexus, attivo nella promozione della cultura teatrale nella provincia di Rovigo dal 1998; Cantieri Culturali Creativi, associazione nata a Rovigo nel 2013 per promuovere la danza contemporanea sul territorio.

A completare il programma, verranno presentate due formazioni europee co-prodotte dal Teatro del Lemming: Welcome Project (IT/DE), un gruppo nato a Berlino nel 2015, vincitore del CrashTest 2017, che presenta al festival uno studio del suo nuovo lavoro Angst vor der Angst; Doyoudada (IT/FR), nato nel 2013 tra Marsiglia e Venezia, che presenterà il suo lavoro Selfie/Stick in prima assoluta al festival.

Gli spettacoli invaderanno Rovigo in tutto il territorio urbano cittadino: saranno presentati spettacoli in Teatro Sociale, in Teatro Studio, alla ex Chiesa del San Michele, all’Accademia dei Concordi, in Sala Celio, ai Sotterranei Due Torri; ma anche in luoghi all’aperto come il Chiostro degli Olivetani, Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza Garibaldi, i Giardini Due Torri, Piazzetta Annonaria e Piazza XX Settembre.

Sarà inoltre realizzato un prefestival, un momento di incontro con le compagnie ospiti, che tutti i giorni alle 12.00 presso il locale Corsopolitan, presenteranno al pubblico della città il loro percorso di ricerca e il loro lavoro. In questo spazio Sabato 15 alle ore 11 verrà presentato il libro IVREA CINQUANTA alla presenza del curatore Marco de Marinis e degli editori di Teatro Akropolis.

Al termine degli spettacoli, tutti i giorni, sarà anche allestito un dopofestival dalle 23.00 alle 24.00, realizzato in collaborazione con le birrerie Hops e Rattabrew dove artisti, spettatori e operatori potranno incontrarsi in un momento conviviale e di festa.

Dal 13 al 16 settembre, infine, sarà presente in Piazza Vittorio Emanuele II un Infopoint, attivo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, dove gli spettatori potranno avere informazioni sul festival e sugli eventi in programma.

Per permettere una maggiore fruibilità e partecipazione possibile, oltre a presentare una serie di eventi gratuiti, il Festival propone agli spettatori un biglietto giornaliero a € 15,00. È possibile acquistare i biglietti in prevendita presso il Teatro Studio di Rovigo dal 5 settembre, dalle 11 alle 16.

Soddisfazione anche dall’assessore alla Cultura Alessandra Sguotti. “Ormai ci siamo, tutto è pronto per dare il via a questo magnifico Festival, che siamo orgogliosi di avere sostenuto e voluto riportare in città. Tanti spettacoli e tanti momenti artistici coinvolgeranno tutto il centro storico, in una quattro giorni dove protagonista sarà il teatro all’avanguardia”.

Per informazioni, rivolgersi al Festival Opera Prima al numero telefonico 3273952110 o via mail all’indirizzo operaprimafestival@gmail.com

www.festivaloperaprima.it