PER LA SEZIONE DANZA DELL’ESTATE TEATRALE VERONESE “ LE FUMATRICI DI PECORE” DELLA COMPAGNIA BERTONI/ABBONDANZA.

fumatriciPatrizia e Antonella, Antonella e Patrizia. Un binomio assolutamente inscindibile: ciò che fa l’una fa anche l’altra, come l’immagine davanti allo specchio. Oppure sono armonicamente complementari, quando talvolta contrastano tra loro. Antonella (Bertoni) e Patrizia (Birolo) sono le protagoniste dello spettacolo di teatrodanza “Le fumatrici di pecore” (titolo surreale per una proposta fuori dagli schemi) prodotto da Compagnia Abbondanza/Bertoni con Provincia Autonoma di Trento e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Rovereto.

La Bertoni è danzatrice e coreografa (in entrambi i ruoli, anche in questo spettacolo per la regia di Michele Abbondanza) di lungo e importante curriculum. Ha incontrato la Birolo in occasione di alcuni laboratori ai quali partecipavano portatori di varie disabilità, individuando in Patrizia, portatrice di disabilità cognitive, doti naturali per la danza. E non solo, aggiungiamo noi che lo spettacolo lo abbiamo visto in Corte Mercato Vecchio nell’ambito della sezione danza dell’Estate Teatrale Veronese il 14 luglio. E’ anche “portatrice” di una naturale “vis comica” e di capacità improvvisative di tutto rispetto. La fisicità (Patti, piccola e robusta; Antonella, alta e snella) e la struttura coreutica (Antonella, elegante e stilisticamente costruita; Patti, greve e “ruspante”) delle due attrici/danzatrici è palesemente diversa, ma nel nome di una diversità che sottolinea quanto sia sottile e indeterminabile il confine tra “normalità” e “non normalità”. Piano emozionale compreso, perché di emozioni lo spettacolo ne veicola molte, dalle più elementari a quelle di portata esistenziale – odio, amore, vita, morte, trascendenza… — ribadendo puntigliosamente la comune appartenenza umana di entrambe, in ruoli continuamente e assolutamente interscambiabili. Un ottimo spunto per riflettere e meditare.

Applausi convinti.

Visto il 14 luglio.

Franca Barbuggiani