“AH!” A CISANO DI BARDOLINO. RECENSIONE

Piacevole sorpresa la sera del 2 agosto 2014 alla Pieve di Cisano di Bardolino (VR), quando si è esibito di fronte ad una platea numerosa di tutte le età il mimo/ clown Sergio Bonometti, con lo spettacolo “Ah”per la regia di Andrea Castelletti del Teatro Impiria. Di indiscussa professionalità, l’artista,di grande duttilità fisica e di bella presenza scenica, ha giocato con il pubblico durante tutto lo spettacolo, puntando sull’istintiva poesia del proprio personaggio capace di creare atmosfere dal nulla e di trascinare gli spettatori nel proprio immaginario, anche con azioni sceniche partecipate di regole condivise: una partita a ping pong con una pallina inesistente, la rincorsa di oggetti ed animali presenti in una percezione mentale collettiva, per terminare con una lezione di teatro aperta nell’interpretazione della classica fiaba di Cappuccetto Rosso.

AH!” dice l’artista “ è il moto di spavento alla scoperta della presenza del pubblico, il sospiro per un numero non riuscito, il grido di dolore, la sorpresa a bocca aperta, di un personaggio frutto di osmosi di tanti passati contributi ( Dario Fo, Chaplin, “Buster” Keaton, Mac Ronay…)che vive sulla scena le sue paure, incertezze, bontà e cattiverie (che sono poi anche le mie…), gli insuccessi, i sogni, e trova nel rapporto empatico con il pubblico una sorta di catarsi.”

Una bella e significativa interazione che si distingue da quelle solite, spesso solo pretesto per ridicolizzare gli spettatori o per sottolineare narcisisticamente la differenza tra platea e palcoscenico; un intervento che abbiamo particolarmente apprezzato per quella “qualità” del teatro capace di far comunicare attori e spettatori secondo codici linguistici diversi da quelli usuali, in cui diventa indispensabile il “mettersi in gioco” nell’abbracciare un immaginario comunicativo insolito.

Lo spettacolo, seguito da un momento conviviale in cui i piccoli produttori del territorio hanno offerto alla cittadinanza i propri prodotti, è stato organizzato dalla Parrocchia di Cisano, con modalità simili a quelle che attraversano la penisola italiana, nel duplice intento di offrire prodotti di qualità di valenza culturale e gastronomica. Ci ha sorpreso questa bella iniziativa parrocchiale che ci piacerebbe non isolata, segno di tempi in cambiamento, soprattutto perchè attenta ( non sappiamo se per caso o per competenza) al valore anche artistico della proposta, laddove invece solitamente si è più motivati all’aggregazione di massa magari con un riscontro economico di sagra.

Emanuela Dal Pozzo