DANIELE PEZZOLI: UN CREATIVO DELLA POLAROID

Incontro Daniele Pezzoli nella sua casa-studio a Bologna e immediatamente sono invasa dalle sue opere, spesso di formato ridotto, alcune accostate l’una all’altra in composizioni, altre più grandi appese alle pareti. I soggetti sono quasi esclusivamente femminili: nudi o parti del corpo.

C’è chi ha un rapporto quasi feticistico con i propri lavori: li preserva dagli agenti atmosferici, attento a non variarne qualità e caratteristiche e li manipola e conserva con estrema cura. Non è il caso di Pezzoli. Quando incuriosita glielo faccio notare mi risponde: “Le fotografie sono come noi, fanno parte della vita, invecchiano, nel tempo acquistano nuove sfumature, fanno parte di un ciclo e il deterioramento nel tempo è la loro storia.”

Poi aggiunge con un sorriso “ Si può dire che in un certo senso le maltratti”, considerazione che capisco quando mi spiega le prime tecniche di intervento sulla pellicola, non con il colore come hanno fatto i più e che egli userà solo più tardi, ma con la pressione sulla carta in fase di sviluppo,quando ancora l’immagine non appare, intervenendo più sullo sfondo che sul soggetto: una pressione esercitata con graffiature e oggetti appuntiti, “capace di rendere una foto, simile, per effetto, alle pitture impressioniste francesi” mi dice.

Poi ripercorre la sua carriera, cominciando dagli anni ’80 e dalla Pop Art, dai contatti con Galimberti, ma soprattutto dal suo stretto legame con la Polaroid, popolare come la pop art per l’immediatezza del risultato, la disponibilità su larga scala e soprattutto la facilità di intervento sulla carta fotografica in bianco e nero ( non sulla foto finale) con le tecniche più varie: tagli, soppressioni, sollevamenti parziali della pellicola, trasformazioni.

La chiusura della Polaroid nel 2008 è stato per me un dramma, anche se nel 2009 è comparsa una nuova carta termica Polaroid, che ho scoperto capace di reagire all’acqua, al calore, al freddo. Ho così cominciato a lavorare anche con queste tecnologie, con interventi diretti sulla carta e a “ colorare con il calore”, ottenendo risultati interessanti”mi dice.

Gli chiedo se i suoi lavori sono da considerarsi pezzi unici. Mi dice di si, che si diverte a sperimentare i materiali acidi sulla carta, materiali di uso domestico come il sale o i detersivi e che considera oggi la foto digitale simile per significato alla polaroid: una foto a disposizione di tutti, che si può scattare in qualsiasi momento con immediato esito e che permette una dilazione di tempo nell’intervento successivo.

Mi mostra alcuni lavori su supporti diversi: tavole di legno e foglia d’oro, in cui ha mescolato l’uso dell’acrilico con la stampa digitale con getto d’inchiostro “tipografico”, sottolinea. Poi mi mostra diverse macchine fotografiche, alcune non più in uso, altre estremamente elementari e mi dice che il risultato non dipende dalla tecnologia o dalle caratteristiche della macchina, ma dall’intervento operato.

Dopo la chiusura della Polaroid nel 2008 ho pensato di aprire un sito internet che raccogliesse tutti i creativi che, come me, avessero agito su pellicola. E’ nato così “Polaroid Art Italy” , il primo Social Network di archivio di materiali, con 400 iscritti e 8000 lavori selezionati. Ne sono poi nati altri simili ma con altri scopi legati al guadagno e certamente meno selettivi del mio.”

Gli chiedo se riesce a vivere con il suo lavoro creativo.

Mi dice che non gli interessa questo, anche se alcuni galleristi vendono i suoi lavori a collezionisti.

Tengo separata questa parte di ricerca creativa dal commerciale che mi dà da vivere. In fondo sono fortunato: faccio un lavoro che mi piace e che ho sempre voluto fare ed oggi mi posso permettere di scegliere anche nell’ambito commerciale quello che mi piace di più. Ho avuto l’opportunità di approfondire la tecnica e di inserirmi nell’ambiente da giovanissimo, in modo fortuito, grazie all’offerta di un mio insegnante . Il liceo artistico che frequentavo era sempre occupato dai collettivi studenteschi. Erano anni caldi. Così un insegnante mi chiese se volevo occupare il tempo nel suo studio fotografico, ad imparare ed io accettai perchè la fotografia è stata da sempre il mio obiettivo. Mi piace mantenere distinti gli ambiti e non mi interessa per la verità guadagnare in ambito creativo. Mi interessa invece continuare ad esprimermi in questa direzione. Forse sono un pittore mancato, anche se mi sento più un grafico, attento al disegno, che un pittore attratto dal colore. La fotografia è il mio medium d’espressione ottimale: il disegno delle linee è nitido e io posso intervenirvi liberamente.”

BIOGRAFIA DI DANIELE PEZZOLI

Il lavoro di fotografo si sviluppa sia in senso professionale che in quello artistico.

Diplomatosi nel 1978 al Liceo Artistico di Bologna sotto la guida di importanti artisti internazionali, come Piero Manai, ha conosciuto la fotografia e la possibilità di decontestualizzarla e farla interagire con i propri gusti pittorici.

Iniziata la professione di fotografo 32 anni fa come fotoreporter sportivo, seguendo per circa 10 anni le gare di motomondiale, ha avviato alcune collaborazioni sportive con Hair Stilysts ( Wella, Orea Malià, Gate) e aziende di abbigliamento (Norway, Propaganda, Mondadori Moda, Keyhole Lab- mmagini per due intere collezioni di felperia e T-shirt, con diffusione a livello internazionale- Francesca Sforza) realizzando svariate campagne pubblicitarie.

I suoi lavori sono stati pubblicati su magazine come MarieClaire, Glamor. Cosmopolitan e altre. Attualmente collabora in modo continuativo con Playboy Italia e CafèRacer France, continuando attività free lance per fotografia pubblicitaria di vario genere.

Nel desiderio di sperimentare tecniche e materiali in ambito fotografico, verso la fine degli anni ’70, seguendo artisti come Nino Migliori, Maurizio Galimberti e Manai stesso, si avvicina al mondo della fotografia istantanea ( polaroid) e all’utilizzo dei fotocopiatori RankXerox, all’epoca strumenti innovativi in ambito artistico.

Il fascino della pellicola Polaroid lo porta a sperimentare linguaggi espressivi vicini al dadaismo, all’impressionismo, all’action painting, rileggendo alcuni classici dell’arte.

Nel 2008, con la definitiva chiusura degli stabilimenti della Polaroid, dà vita al portale www.polaroidartitaly.it , totalmente italiano, dedicato alla fotografia “Instant Art”, portale che oggi conta l’adesione di 400 artisti e un archivio di oltre 7000 opere uniche.

GALLERIE DI RIFERIMENTO

The Artapartment Contemorary Art – Napoli

Galleria d’Arte 18 (in permanenza)- Bologna

Galleria Pho-To’ 35 ( in permanenza) – Torino

Museo d’Arte Contemporanea ( opera in permanenza) – Teano (CE)

Centro d’Arte Moderna – Pisa

Via Maestra 114- Poggibonsi

C.30 Contemporary Art Gallery ( in permanenza) – Bologna

Fantomars ( in permanenza) Via Frassinago 3D- Bologna

BIBLIOGRAFIA E MOSTRE

2002 – pubblicazione del libro fotografico SHANGAI SEDUCTION per Wella e Orea Malia’

personale “SELFPORTRAITS” galleria il Navile -Bologna

2003- personale “SELFPORTRAITS” galleria StileLibero- Bologna

vincitore del concorso “ fotografia sperimentale” Poesia e Immagine- Pisa

personale ”IMMAGINI” galleria Piazza Aldrovandi- Bologna

2004- collettiva “GRUNGE ART” galleria La Spina- Pisa

personale “ALTER EGO” al Fellini Scalino 5- Ravenna

personale “ALTEREGO” Oltrecafè- Modena

2005- collettiva “SUMMERTIME” Galleria d’Arte 18- Bologna

collettiva “INCONTRI 2005” Centro d’Arte Moderna – Pisa

MALPENSA ARTE FIERA – c/o Galleria d’Arte 18

2006- VISAGE -c/o Galleria Immagini- Cremona

presente a VERNICE ART FAIR- Forlì

“TAROCCHI i 22 arcani maggiori “ c/o Galleria La Fornace – Rustignano

“IL BIANCO E IL NERO” – c/o Galleria GARD – Roma

“ ARTEARREDO” Galleria d’Arte 18 via San Felice 18 Bologna

“ I SEGNI DEL NUOVO MILLENNIO “ Sala Eventi della Mondadori – San Marco Venezia

“CONTEMPORANEA” Salone d’arte moderna- Forlì

“ DE HUMANA NATURA” Galleria d’Arte IL CEPPO Abbadia San Salvatore (SI)

2007- StArt Biennale Piazza San Marco, 1345- Venezia

“I LUOGHI DELL’ANIMA” Galleria Viamaestra 114, Poggibondi (SI)

Padova ART FAIR – Prato della Valle – Padova

ArtePortici- Strada Maggiore- Bologna

StArt3 Piazza San Marco, 1345- Venezia

CONTEMPORANEA ART FAIR – Forlì

SECRET ART FAIR – Berlin

L’ibridazione/Libri d’Azione- c/o Galleria La Fornace – Rastignano Bologna

2008- Tickl Magazine 3- Belgium

PosSesso CORPO & OSSESSIONI- Venezia

NU- PhoTO35 – Torino

LE CITTA’ INVISIBILI*O- Loggia della Fornace- Bologna

LETTURA FRESCA-Museo Medievale-Bologna

2009-UN GIRO DI DANZA – Galleria La Fornace- Rustignano Bologna

PRIVATE POLAROID – Spazio Treves- Bologna

Fantomas Omaggio a Magritte – Fantomars Bologna

2010- VERNICE ART FAIR – Forlì

Emanuela Dal Pozzo