LA RASSEGNA L’ALTRO TEATRO AL CAMPLOY DI VERONA

 

RAVENNA FESTIVAL 2016. HUMAN Marco Baliani, Lella Costa Foto Fabrizio Zani / Daniele Casadio

Torna al Teatro Camploy dal 22 novembre al 5 maggio, la rassegna L’Altro Teatro organizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Arteven (Circuito Teatrale Regionale), con Ersilia Cooperativa e con EXP – Are We Human. La manifestazione si avvale del sostegno della Regione del Veneto e del MIBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Diciannove (otto dei quali fuori abbonamento) gli appuntamenti che nell’arco di sette mesi proporranno una selezione di spettacoli di teatro e di danza d’innovazione e di ricerca.

«Giunta alla sua tredicesima edizione, la rassegna – sottolinea Gianpaolo Savorelli (responsabile artistico per la programmazione teatrale del Comune di Verona) – si è ormai attestata come punto di riferimento nell’offerta teatrale veronese relativa ai linguaggi del contemporaneo. Grandi personaggi del teatro di ricerca italiano, affiancati da giovani compagnie emergenti, hanno calcato in questi anni il palcoscenico del Camploy. Qui, nell’ambito dell’Altro Teatro, sono andati in scena oltre cento spettacoli tra i più innovativi nel panorama nazionale. Marco Paolini, Ascanio Celestini, Giuseppe Battiston, Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, Emma Dante, Elio Germano, Maria Paiato, Marco Baliani, Babilonia Teatri, Filippo Timi, Claudio Santamaria, Antonio Rezza, Fanny e Alexander, Ermanna Montanari, l’Aterballetto, Zappalà Danza, la compagnia Abbondanza-Bertoni, quella di Daniel Ezralow, quella di David Parson, il Balletto di Toscana, la Spellbound Dance Company, sono solo alcuni dei nomi che hanno dato lustro alla programmazione di questi anni. Come di consueto la stagione affianca affermati artisti a realtà emergenti, con un’attenzione particolare alle istanze del territorio. Continua nel frattempo la collaborazione con le realtà impegnate nella promozione e nella diffusione della cultura teatrale: oltre a quella storica e fruttuosa con il circuito multidisciplinare Arteven, si conferma – conclude Savorelli – quella con Ersilia Cooperativa e con EXP – Are We Human, piattaforma nata dalla prolifica esperienza di Interzona».

A inaugurare la sezione prosa dell’edizione 2016-17 il 22 novembre saranno Lella Costa e Marco Baliani con HUMAN su musiche originali di Paolo Fresu. Lo spettacolo è costruito sul tema dello sguardo verso l’Altro.

Il secondo spettacolo, dal titolo NESSI, andrà in scena il 2 dicembre e avrà per protagonista Alessandro davidmarzi_marcobalianiBergonzoni che è anche l’autore del testo. Sua pure la regia, a quattro mani con Riccardo Rodolfi. Nessi (prodotto da Progetti Dadaumpa) sta per “connessioni” ma può essere inteso anche come “fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate” per collegarsi con il resto del pianeta. O meglio dell’universo.

Il terzo appuntamento con la prosa vedrà in scena, il 24 febbraio, Giuseppe Battiston e Piero Sidoti (sue le musiche dal vivo) in NON C’È PIÙ ACQUA FRESCA, spettacolo, prodotto dal CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, ispirato alle poesie giovanili in friulano di Pier Paolo Pasolini. Dal verso che dà il titolo alla pièce (A no è aga pí fres-cia che tal me país) e che è riferito a una fontana di Casarsa, è partita l’esplorazione di quel mondo poetico.

Sarà la volta, il 7 marzo, di Serra Yilmaz, protagonista della BASTARDA DI ISTANBUL, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Elif Shafak, campione di vendite in tutto il mondo, tradotto in più di trenta lingue, il cui tema centrale e ancora scottante è quel “buco nero nella coscienza della Turchia” che è la questione armena. Con la regia di Angelo Savelli (che ha curato anche la riduzione) sono in scena – accanto alla Yilmaz, celeberrima interprete dei film di Ferzan Özpetek – Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Diletta Oculisti ed Elisa Vitiello. La bastarda di Istanbul è un’intricata e originale saga familiare multietnica, popolata da meravigliosi personaggi femminili, da storie brucianti e segreti indicibili. La produzione dello spettacolo è di Pupi e Fresedde -Teatro di Rifredi.

Il quinto appuntamento della rassegna, il 17 marzo, è con TRE STUDI PER UNA CROCIFISSIONE di e con Danio Manfredini. Tre studi per una crocifissione prendono il titolo da un’opera pittorica di Francis Bacon: tre dipinti accostati uno all’altro, dove sono raffigurate tre figure che evocano la condizione drammatica di soggetti appartenenti al mondo contemporaneo. «Lontano dal voler riprodurre in maniera pittorica l’opera di Bacon, mi sono proposto – dice il “tre premi Ubu” Manfredini, storico rappresentante della ricerca in Italia – di inventare tre soggetti teatrali che ritraggono la condizione drammatica di tre personaggi del mio tempo. Nel primo studio si tratta di un personaggio che vive in un contesto psichiatrico. Il secondo studio è ispirato a un personaggio del cineasta tedesco Fassbinder: il transessuale Elvira, colto nel bilancio della sua vita prima del gesto tragico che la conclude. Il terzo studio, ispirato a un personaggio del drammaturgo francese Koltès, ritrae un extracomunitario alle prese con una grande città europea». Lo spettacolo è prodotto dalla Corte Ospitale.

Sarà la volta, il 12 aprile, di Babilonia Teatri e ZeroFavole interpreti di PURGATORIO di Enrico Castellani e Valeria Raimondi. «Con Purgatorio – spiegano gli autori – ci chiediamo se è dopo la fine che si comincia a purgare, come ci racconta Dante, o se invece, al contrario, con la fine si mette fine al nostro purgare.

Torna il gruppo veronese che dopo numerosi riconoscimenti (tra gli altri il premio Associazione Nazionale Critici di Teatro, premi Ubu, Scenario, e Hystrio), ha vinto il Leone d’argento per il Teatro e l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia 2016.

Il 5 maggio l’ultimo spettacolo della sezione prosa in abbonamento: ANELANTE di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. In scena – accanto ad Antonio Rezza – Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara A. Perrini, ed Enzo Di Norscia.

Lo spettacolo è prodotto da RezzaMastrella, dalla Fondazione TPE e dalla Fabbrica dell’Attore -Teatro Vascello.

danza

A inaugurare questa sezione, il 13 gennaio, sarà il Balletto di Torino con IN CHOPIN di Marco de Alteriis su musiche di Frédéric Chopin. In scena i danzatori Wilma Puentes Linares, Julia Rauch, Viola Scaglione, Marco De Alteriis, Axier Iriarte e Agustin Martinez.

Il secondo appuntamento, il 27 gennaio, è con l’ultimo spettacolo di Roberto Castello,

IN GIRUM IMUS NOCTE (ET CONSUMIMUR IGNI) (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco) interpretato da quattro danzatori della sua compagnia.

Lo spettacolo è prodotto da ALDES con il sostegno del MIBACT e della Regione Toscana.

Sarà la volta, il 3 marzo, della Compagnia Virgilio Sieni che proporrà CANTICO DEI CANTICI di Virgilio Sieni nell’interpretazione di Claudia Caldarano, Luna Cenere, Giulia Mureddu, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti e Davide Valrosso su musiche originali

del contrabbassista Daniele Roccato eseguite dal vivo dall’autore.

Il quarto appuntamento con la danza è il 31 marzo. Ersiliadanza presenterà LA STESSA SOSTANZA DEI SOGNI di Laura Corradi, spettacolo che ha debuttato lo scorso luglio nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese. Ne sono interpreti Midori Watanabe, Marco Mantovani e Alberto Munarin su musiche di Max Richter, Two Steps from Hell, Antonio Vivaldi, Jed Kurzel, Les Tambours du Bronx, Olafur Arnalds e Yann Tiersen. Lo spettacolo, che nel titolo richiama una celebre frase della Tempesta di Shakespeare, si “allarga” ad altri capolavori shakespeariani
danza fuori abbonamento

A inaugurare questa sezione, il 16 dicembre sarà WEST END, coreografia-concept di Chiara Frigo su drammaturgia di Riccardo de Torrebruna e disegno sonoro di Mauro Casappa nell’interpretazione di Amy Bell. La ricerca nell’ambito del mondo dell’intrattenimento iniziata all’interno del progetto europeo Act Your Age, trova un ulteriore sviluppo in West End: uno guardo non drammatico sul declino dell’Occidente con le cadenze del tip-tap.

Il 20 gennaio sarà la volta di PB82. ANNI DI PIOMBO. STORIE DI RINASCITA., spettacolo proposto dalla compagnia Arte3, liberamente tratto dal libro SEDIE VUOTE – Gli anni di piombo: dalla parte delle vittime. Ne sono interpreti (su musiche originali di Massimo Rubulotta e canzoni originali di Massimo Lazzeri) Angela Adami, Manuela Padovani e Paolo Ottoboni. Di Massimo Lazzeri la drammaturgia, di Marcella Galbusera la coreografia. Lo spettacolo affronta gli anni di piombo attraverso le voci e le storie di donne e uomini come tanti, persone divenute degli eroi dopo la loro scomparsa.

prosa fuori abbonamento

Apre la sezione, il 10 febbraio, lo spettacolo GLENN MILLER STORY messo in scena da Punto in Movimento e dalla Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona diretta da Marco Pasetto.

Il 10 marzo il Teatro Scientifico – Teatro/Laboratorio proporrà YESTERDAY. L’ULTIMO GIOCO. Una storia di Alzheimer di Jana Balkan. In scena Isabella Caserta, Francesco Laruffa e la stessa Balkan. Lo spettacolo, ispirato a una storia vera, racconta l’irreversibile, inesorabile naufragare verso il nulla di una donna che perde la memoria e smarrisce il senso delle cose.

Sarà la volta, il 24 marzo, di Ippogrifo Produzioni e Fondazione Aida che proporranno ILIADE di Alessandro Baricco con la regia di Alberto Rizzi che ambienta la vicenda in una cucina.

Sarà la volta, il 5 aprile, di VENEZIA, VENEZIA… Bagatelle all’antica di Riccardo Pippa nell’interpretazione della compagnia Cantieri invisibili con la regia di Matteo Spiazzi.

Il 21 aprile Ars e Fondazione Aida presenteranno PIANOFORTE VENDESI tratto dall’omonimo racconto di Andrea Vitali con la regia di Raffaele Latagliata.

Chiuderà la sezione prosa fuori abbonamento, il 27 aprile, una produzione Exp / Are we human: DELIRI di Antonella Moscati con la regia e la drammaturgia di Tommaso Rossi nell’interpretazione di Cecilia Ligorio. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Antonella Moscati, Deliri racconta l’esperienza di una serie di attacchi psicotici nel corso di quindici anni: crisi del pensiero affrontate con l’aiuto della psicoanalisi ma anche attraverso un personale lavoro di trascrizione.

Prevendita tramite circuito GETICKET (numero verde sportelli Unicredit Banca abilitati 800323285) e CALL CENTER (tel. 848002008).

Biglietti on line su www.geticket.it e su www.arteven.it. Servizio biglietteria anche presso BOX OFFICE (via Pallone 16 tel. 0458011154, www.boxofficelive.it) e al Teatro Camploy dalle ore 20.00 nei giorni di rappresentazione.

Abbonamenti in vendita solo in teatro e presso Box Office.

info TEATRO CAMPLOY, via Cantarane 32 tel. 0458008184-0458009549

www.laltroteatro.comune.verona.it