GIORGIO FALETTI: “QUANDO ALL’IMPROVVISO EMERGE UN TALENTO”

Nel 2002 Giorgio Faletti mostra per la prima volta il lato più creativo di sé; si rivela ad una “platea” fondamentalmente diversa da quella abituata alla sua immagine televisiva e teatrale di comico e cabarettista. E’ il pubblico dei divoratori di gialli, quello che non si spaventa davanti alle 682 pagine del noir “Io uccido”, edito da Baldini & Castoldi, e si sprofonda in una trama di intrighi e omicidi che avvolge, stravolge e predispone i lettori ad accogliere con trepidante attesa gli altri due thriller “Niente di vero tranne gli occhi”, 512 pagine, e “Fuori da un evidente destino”, 495. Tante le cose da dire, quindi, vista la corposità dei volumi; ricche ambientazioni estratte da metropoli statunitensi e da territori lontani e affascinanti, come l’Arizona. Descrizioni sciolte, a volte un po’ nostalgiche, certamente sempre più efficaci via, via che l’autore affina il suo metodo di scrittura.

Sono libri tradotti in 25 lingue, con vendite che toccano il picco di 4 milioni di copie.

Continua l’elenco dei successi lungo il percorso ormai certo dell’editoria: “Io sono Dio”, 2009, è il suo quarto romanzo, preceduto da una raccolta di racconti. Appartiene sempre allo stesso genere e l’enorme numero di personaggi (5 principali e oltre 40 secondari) legittima la sua destrezza narrativa, la capacità di tenere sotto controllo una storia di notevole complessità strutturale.

Il primo testo totalmente inscenato in Italia, a Milano, è il sesto “Appunti di un venditore di donne”, 2010, subito seguito da “Tre atti e due tempi”, 2011, ambientato nel mondo del calcio di Serie B. Secondo la critica questo è uno dei suoi migliori prodotti per la sensibilità con cui racconta, quasi sfiorandoli, argomenti delicati quali sono i sogni e le ambizioni generazionali e il sofferto desiderio di cambiamento.

Nel 2012, per Einaudi, pubblica “Da quando a ora”, testo autobiografico costituito di parole e musica.

Il titolo infatti si lega a due Cd, incisi per l’occasione: “Quando” contiene canzoni da lui scritte e diventate grandi successi; “Ora”, invece, presenta 12 inediti.

Curiosa la modalità con cui Faletti decide di raccontarsi qui, lo fa quasi esclusivamente in terza persona, non tanto come narratore esterno ma come fosse uno dei tanti protagonisti dei suoi racconti.

Numerosi i riconoscimenti prestigiosi ricevuti dallo scrittore, uno per tutti, nel 2005, il Premio De Sica per la letteratura, consegnato dal Presidente della Repubblica. Nel 2012 viene nominato presidente della Biblioteca di Asti, la città natale a cui è legatissimo e della quale parla sempre in modo lusinghiero e affettuoso.

Il 4 luglio 2014 è morto un attore, un comico, un compositore di canzoni, un cantante, un pittore, un personaggio eclettico che forse ha dato il meglio di sé come scrittore, lasciando stupiti tutti coloro che pensavano più vuoto e superficiale il “suo mondo dello spettacolo”.

Daniela Marani