IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA. RECENSIONE

Letteralmente affascinata da questa messa in scena semplice e pulita e al contempo profonda e commovente, durante la replica del 19 gennaio, produzione di Arditodesio in scena al Teatro Portland il 17, 18 e 19 gennaio 2014.

Apparentemente una lezione di meccanica quantistica ispirata a Richard Feynman ( anche se molte sono le citazioni autorevoli di fisici, scienziati e premi nobel), svolta con semplicità e porta con umiltà: in realtà uno spettacolo fortemente empatico e intellettualmente brillante, capace di aprire al mondo e all’universo con nuove chiavi di lettura fisiche e metafisiche.

Chi non vorrebbe avere o avere avuto un docente di fisica appassionato e appassionante come il protagonista, capace di colorare la fisica come la più imprevedibile delle arti, in grado di suggerire risposte ai tanti misteri della mente, perchè, spiega sempre l’attore,” la natura si dimostra essere molto più fantasiosa delle nostre migliori fantasie”.

Uno spettacolo riuscito e collaudato al punto che ci si domanda se Andrea Brunello, autore ed interprete del testo, sia veramente uno scienziato o un bravo attore con alle spalle valenti consulenze.

E’ lui a chiarire questo mio dubbio a fine spettacolo. “ Ero un fisico” ammette “ prima di diventare un attore, un percorso che ho intrapreso 14 anni fa, con approfondimenti di studio in America. Padroneggio la materia che amo davvero al punto che mi viene naturale durante gli spettacoli arricchire il testo con quello che ritengo utile per una sua maggiore comprensione.”

Eppure forse l’aspetto migliore dello spettacolo non è tanto la comprensione dei significati delle formule, quanto piuttosto la profonda umanità del protagonista che condivide con il pubblico ansie ed angosce, illusioni e speranze e che apre alla conoscenza come la più meravigliosa delle esperienze, in una laica trascendenza oltre dogmi e pregiudizi.

Lunghissimi applausi per un tutto esaurito per tutte le repliche.

Lo spettacolo, agito in collaborazione con il musicista Enrico Merlin, altrettanto capace di improvvisare in scena in complicità con Brunello con musiche originali da egli stesso composte, in co-produzione con la Provincia Autonoma di Trento, è stato allestito in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento.

Emanuela Dal Pozzo