PREMIO GIUSEPPE LUGO 2013

Simpatica e piacevolissima serata quella del 2 luglio 2013 a Villa Vento di Custoza ( Verona) indetta per la XX Edizione del Premio “Giuseppe Lugo”, che ha visto, alle ore 21, un folto e attento pubblico di appassionati, ospiti e testimoni di esibizioni canore di pregio di artisti lirici di rilievo.

Il Premio “Giuseppe Lugo”, intitolato a un tenore di fama internazionale che vede proprio qui le proprie origini, intende ogni anno premiare un tenore che si sia distinto sui palcoscenici internazionali.

Quest’anno il premio è andato allo spagnolo Celso Albelo. Considerato uno dei migliori tenori del momento” Celso Albelo continua la tradizione dei grandi cantanti spagnoli e si distingue per una voce affascinante, omogenea e brillante che esprime una linea di canto pulita e un fraseggio eloquente” cita la critica. Albelo, per l’occasione, insieme ad altri colleghi, ha interpretato alcuni brani lirici famosi nel parco di Villa Vento, immersa in un incantevole panorama, la cui tranquillità, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura di Custoza in un breve intervento introduttivo, induce alla pace e alla riflessione.

Presenti all’evento anche infatti alcune autorità, come il Vicesindaco di Sommacampagna e l’Assessore alla Cultura della provincia di Verona dott. Marco Ambrosini, che si è complimentato per l’ottima complessiva organizzazione dell’evento, cui senz’altro ci associamo, oltre naturalmente al Comitato Giuseppe Lugo, promotore del premio e fortemente determinato a proseguirne la tradizione anche negli anni futuri, rappresentato dal Presidente Comm. Giuseppe Pezzini e dal Presidente Onorario ultracentenaria soprano Madga Olivero, la cui lettera d’auguri è stata letta nella stessa serata.

A concorso della piacevolezza della serata, più tesa ad un’atmosfera festosa e di sinergia tra gli artisti presenti, più che a una competizione di bravura, la serata è stata presentata da Davide Da Como, che non ha rinunciato a scherzi e battute, tanto con gli artisti che con il pubblico.

Non si dovrebbe sottovalutare infatti la forza di questo atteso appuntamento annuale che ha anche il pregio, come poi a fine concerto qualcuno del pubblico ha sottolineato, di far conoscere sia artisti emergenti ,che artisti non presenti quanto meriterebbero nei palcoscenici importanti, perchè, come spesso succede in ambito artistico, la sola qualità e competenza non sono spesso sufficienti a dare la giusta visibilità, legate anche a fortuna, contingenze di situazioni, opportunità imprevedibili.

Tutti gli artisti invitati hanno così avuto modo di esprimere il proprio talento, accompagnati al piano dal maestro Patrizia Quarta, in un clima sereno e di apprezzamento collettivo, nello splendido parco della Villa, in un concerto diviso in due momenti e in un crescendo, anche individuale, di calore comunicativo.

La soprano Linda Campanella ha interpretato “Fruhlingsstimmen” di J. Strauss, “ Il dolce suono”-Scena della pazzia da “lucia di Lammermoor” di G.Donizetti e in duetto con la mezzosoprano Rossana Rinaldi la “Barcarola” da “Les contes d’Hoffmann” di J. Hoffenbach, , con Bruno de Simone “ Signorina, in tanta fretta” da “Don Pasquale” di G.Donizetti, infine con Celso Albelo “ Una parola, o Adina” da “L’elisir d’amore” di G.Donizetti.

La mezzosoprano Rossana Rinaldi ha interpretato come solista “ Mon Coeur” da “ Samson et Dalila” di Camille Saint-Saens, “O mio Ferdinando” da “La Favorita” di G.Donizetti e in duetto con Romano Dal Zovo “Là ci darem la mano” da “Don Giovanni” di W.A.Mozart.

Il baritono Bruno de Simone ha cantato come solista l’aria “Sia qualunque delle figlie” da “Cenerentola” di G. Rossini, oltre ai duetti, dando un saggio della propria competenza anche sul piano teatrale, particolarmente efficace nelle parti buffe.

Il basso Romano Dal Zovo è stato convincente interprete di “ Vieni o levita “ da Nabucco di G.Verdi e di “Il lacerato spirito” da Simon Boccanegra di G. Verdi, mentre il premiato tenore Celso Albelo ha conquistato l’uditorio con “ Tombe degli avi miei” da “Lucia di Lammermoor” di G.Donizetti e con “Dottore perdonate” da “L’elisir d’amore “ di G. Donizetti, in duetto con Bruno de Simone.

Il tenore Celso Albelo, nato a Santa Cruz di Tenerife e formatosi al Conservatorio della sua città, conquista l’attenzione della critica internazionale nel 2006 con il personaggio del Duca di Mantova (Rigoletto) interpretato accanto al grande Leo Nucci per il Festival Verdi a Busseto. In pochi anni debutta alla Scala, alla Royal Opera House, all’Opèra National de Paris,alla Wiener Statatsoper, alla Deutsche Oper di Berlino,al San Carlo di Napoli, alla Fenice di Venezia al Rossini Opera Festival di Pesaro, all’Accademia di Santa Cecilia di Roma e numerosi altri teatri in diversi ruoli. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali Premio Opera Actual 2008, l’Oscar della lirica (2010-2012) e il Premio Lirico Teatro Campoamor 2010.

Linda Campanella, savonese, è particolarmente nota per un repertorio che corrisponde a quello del soprano-leggero di coloratura e a quello della liederistica, a quello sacro e di musica contemporanea di cui vanta numerose incisioni. Ha ricoperto il ruolo di Adina nell’Elisir d’Amore in diversi teatri internazionali ed è nota per le interpretazioni rossiniane e per la sua intensa attività concertistica.

Rossana Rinaldi, diplomatasi al Conservatorio di Salerno, è impegnata in diversi ruoli che spaziano da Madame Butterfly, a La Forza del Destino, dal Nabucco al Rigoletto, da Aida alla Cavalleria Rusticana. Più volte presente all’Arena di Verona, tra i prossimi impegni conta Carmen e Il Trovatore in Germania, Madame Butterfly in Spagna e alla Fenice di Venezia, Nabucco nella stagione areniana.

Bruno de Simone è interprete di riferimento in tutte le produzioni dell’opera buffa settecentesca allestite negli ultimi anni. Ospite dei più prestigiosi teatri nazionali e internazionali, collabora con i più grandi direttori d’orchestra.

Il ventinovenne Romano Dal Zovo è nato e risiede a Verona. Si è esibito in numerosi concerti lirici, sacri e da camera in qualità di solista cogliendo sempre un buon successo di pubblico.

Patrizia Quarta, diplomatasi al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma ha svolto un’intensa attività concertistica. Vincitrice del concorso “ Città di Osimo” nel 1979 e premiata con diversi riconoscimenti, ha effettuato numerose incisioni discografiche e registrazioni per la RAI. Attualmente ricopre il ruolo di Pianista Maestro di Sala presso la Fondazione Arena di Verona.

In conclusione un evento riuscito sotto tutti i profili,capace di rendere magica e poetica una serata, complici la dimensione poetica del luogo e la capacità sinergica di tutti gli organizzatori dell’evento, non ultimo l’accurato lavoro dell’ufficio Stampa dott. Silvia Campana.

Il concerto è stato promosso in collaborazione con la Fondazione Arena, l’Accademia Filarmonica, la Regione Veneto, la Provincia di Verona, il Comune di Sommacampagna, la Proloco di Custoza.

Emanuela Dal Pozzo